17 set 2010

La Leggenda di Osso Mastrosso e Carcagnosso



OSSO, MASTROSSO E CARCAGNOSSO: STORIA o LEGGENDA?

Nei pressi della moschea di Al-Aqsa nasce la milizia dei poveri cavalieri di Cristo e del tempio di Salomone, meglio conosciuti come Ordine dei Templari. Primo Gran Maestro è Ugo De Payns, cugino e vassallo del conte di Champagne, comandante in seconda il cavaliere fiammingo Goffredo di Saint Omer. Sono in tutto nove, la funzione principale del sodalizio è la protezione dei pellegrini sulle strade che conducono in Terra Santa. Fanno voto di povertà, castità ed obbedienza. Partecipano ai combattimenti per difendere gli Stati latini di Edessa, Antiochia, Tripoli ed il Regno di Gerusalemme. Qualche anno dopo Bernardo, abate di Clairvaux redige la regola di questo nuovo ordine (Liber de Laude Nove Militiate) il futuro San Bernardo diviene il patrono e il protettore dei cavalieri templari. La Chiesa li riconosce come ordine religioso, viene conferito loro uno status internazionale come ordine sovrano, classificati come monaci guerrieri col diritto di indossare il bianco mantello della purezza. Nel 1139 Papa Innocenzo II con la Bolla “Omne datum optimum” li esentò da ogni obbligo verso qualsiasi autorità eccetto la sua. Da quel momento l’ordine si trova ad avere insediamenti in tutto il mondo conosciuto. Non sempre si trattava di fortezze spesso le “domus templari” si trovavano in insediamenti di tipo feudale, Il Commendatario dei templari riscuoteva canoni, pedaggi ed imposte, parte di quanto incamerato veniva inviato in Terra Santa. Per l’abilità dimostrata nell’amministrare il denaro e per i consistenti trasferimenti di fondi tra Oriente ed Occidente erano considerati anche dei grandi banchieri. Federico II (1194-1250) “Stupor Mundi”, dotato tra le altre cose di grande intuito rispetto alle vocazioni degli uomini, statalizzò le case templari presenti nel suo regno. Fu scomunicato da Papa Gregorio IX. Nel 1312 Filippo il Bello, Re di Francia esercitò pressione su un “cagionevole” Papa Clemente V, sollecitandolo a promulgare le Bolla “Vox in Excelsio” con la quale veniva soppresso l’ordine. Giacomo de Molay, ultimo gran maestro dell’ordine di Cavalieri del Tempio, custode del tesoro dei Re di Francia, fu bruciato sul rogo a Parigi la sera del 18 marzo 1314. I cavalieri superstiti si dispersero ai quattro angoli del mondo. Tre di loro Osso, Mastrosso e Carcagnosso, depositari dei bianchi mantelli della purezza e della summa delle conoscenze dell’ordine, iniziarono un lungo viaggio. I discendenti della Regina di Saba donarono loro il capo di un filo magico, filo che stretto tra le mani permetteva di mettersi in contatto con amori e passioni di uomini, donne, genti e popoli vissuti sulla terra fin dalle origini. Filo invisibile agli occhi degli inconsapevoli con il quale erano state tessute cinque vesti bellissime. Pare che Dante ne indossasse una durante il suo lungo viaggio. Osso, Mastrosso e Carcagnosso bordeggiarono con una nave a tre alberi e cinque vele tutto il pianeta, in anticipo sui tempi misero in guardia gli indiani dell’America del Nord e Aztechi e Incas in quella del Sud, così come quelli dell’Africa, dell’India, dell’Australia e della Nuova Zelanda. La loro fama arrivò in Tibet, a Samarcanda e ai commercianti della Lega Anseatica. Arrivarono infine, fuggendo dai ferri spagnoli all’isola di Favignana, li si divisero. Osso,votandosi a San Giorgio rimase in Sicilia dove fondo la mafia, Mastrosso devoto alla madonna girovagò per tutta la Penisola ma si stabilì a Napoli dove organizza la Camorra, Carcagnosso devoto a San Michele arcangelo punta sulla Calabria. dove da vita all'ndrangheta. Delle regole del codice d’onore, motore del loro muoversi, se ne fecero carico ora l’uno ora l’altro, adattando, modificando e deviandone lo spirito iniziale. Dei mantelli, del filo e delle vesti magiche si persero le tracce, dispersi nel tempo in innumerevoli fili e frammenti.

21 gen 2010

Il ritorno del principe

IL RITORNO DEL PRINCIPE e la criminalità dei potenti in Italia :

Perchè in Italia la corruzione e la mafia sembrano votate all'eternità?
Forse perchè sono espressioni di un modo antico di esercitare il potere di una parte della classe dirigente e,dunque,non sono governabili con politiche criminali tradizionali.

Ciò appare intuibile per la corruzione, ma per quanto riguarda la mafia?Quale ruolo rivestono personaggi come Provenzano che da anni occupano la scena ?
Personaggi come Provenzano,Riina e altri capi sono il sottoprodotto e la replica popolare di questo modo di esercitare il potere. Durano nel tempo non per forza propria, ma perchè sono le leve necessarie del gioco grande del potere, quando esauriscono la loro funzione vengono abbondonati al loro destino. Anche dopo continuano tuttavia a svolgere un ruolo essenziale: fungere da parafulmine su cui scaricare tutta la responsabilità del male e da paravento della criminilità del potere. Avete presente la corrida? il torero agita la muleta rossa dinanzi al toro offrendogli un diversivo su cui puntare e concentrare tutta la sua forza. Il toro sebbene più forte del suo avversario alla fine soccombe perchè si stanca inutilmente contro un drappo di stoffa rosso, senza mai comprendere che il vero nemico è la mano che agita il drappo sotto quale si nasconde la spada che lo trafigge. La forza invincibile dello stato da più di un secolo continua a sfiancarsi come il toro contro i Provenzano di oggi e di ieri soccombendo sempre sotto la spada di un sistema di potere che prima usa i vari boss per i propri fini, coprendone per anni la latitanza, e poi,quando se ne disfa,continua a utilizzarli offrendo la loro immagine mediatica in pasto a un'opinione pubblica che, come il toro,scambia la muleta per il torero.

Quindi vediamo solo quello che vogliamo vedere?
Vediamo solo ciò che gli occhi della nostra mente ci consentono di vedere; dopo la lezione di Freud possiamo aggiungere che vediamo solo quello che gli ochhi del nostro cuore ci consentono di vedere infatti ci sono cose che la nostra intelligenza ci consentirebbe di vedere, ma che il nostro cuore, cioè la parte più profonda di noi, non vuole vedere perché non ne ha la forza.

Un vedere limitato non comporta automaticamente una forma di cecità?
Esattamente.Infatti tutti noi siamo ciechi dinanzi a uno dei fenomeni più importanti delle nostre vite: il reale funzionamento della macchina del potere. Si tratta di una cecità indotta dallo stesso potere al fine di perpetuarsi.
Il cardinale Mazzarino, gesuita e consigliere del re di Francia Luigi XIV,era solito ripetere: <<>>.

Cecità dei sudditi e iperveggenza di chi sta in alto?
In sostanza si. Una dele più esplicite teorizzazioni di tale necessità del potere si trova nelle riflessioni sulla sovranità del conte De Maistre. aristocratico del 1800, scriveva:
"se la folla governata può credersi uguale al piccolo numero che governo, non c'è più governo. Il potere deve essere fuori dalla portata di comprensione della folla dei governati. L'autorità deve essere sempre tenuta al di sopra del giudizio critico mediante gli strumenti psicologici della religione,del patriottismo,della tradizione e del pregiudizio. Non bisogna coltivare la ragione del popolo,ma i suoi sentimenti: occorre dirigerlo e formare il suo cuore non la sua ragione. Esso deve essere tenuto nel suo stato naturale di debolezza."

Ma parliamo di uomini vissuti secoli fa.
E' vero. Ma questa regola del potere è eterna e si perpetua sino ai giorni nostri adattandosi camaleonticamente alle evoluzioni storiche. Certo i dogmi di oggi sono molto più sofisticati di quelli dell'epoca,ma continuano ad assolvere alla medesima funzione.
Il filosofo francese Althusser parlava di Ais, apparati ideologici di stato,affermando che la responsabilità primaria di queste gabbie invisibili che conducono alla cecità dei sudditi, era da addebitare ai agli intellettuali.
Il lavoro di costruzione di imposture culturali funzionali a potere è da sempre affidato agli intellettuali. La parola impostura deriva dal verbo imponere che significa far portare un peso.Nel linguaggio ecclesiastico utilizzato da Mazzarino veniva usato nel senso di far portare il peso di una credenza mediante l'inganno.
La storia del potere,comprese le sue declinazioni criminali come la mafia e lo stragismo potrebbe riscriversi come una traversata nei luoghi dell'impostura, quelli in cui vengono costruite e perpetuate le false credenze che servono al potere per conservarsi.
E' una storia totale, in cui si intersecano tutti i diversi piani della nostra vita, quelli dell'organizzazione dello stato della religione e dei rapporti economici; e non è una storia altra che riguarda altri,è una storia nostra che riguarda ora e qui da vicino le nostre vite, perché come si diceva nel 68' - se tu non ti occupi del potere,il potere e le sue imposture si occupano comunque di te. Lo fanno sin da quando emetti il primo vagito e succhi il primo latte; con il latte succhi anche visioni del mondo,sistemi di credenze frutti di matrici di pensiero che nel corso del tempo si sono trasmesse di generazione in generazione arrivando fino ai tuoi genitori,spesso vittime inconsapevoli del sistema d credenze sociali.

Se l'umanita è resa cieca dal potere qual è la via di scampo?
Qualsiasi itinerario di liberazione passa attreverso lo smascheramento delle imposture. Le imposture culturali determinano la cecità culturale degli uomini senza potere sui fatti del potere.Costituiscono invisibili gabbie mentali che impediscono la visione del reale. Non è forse vero che per milleni in Occidente è stato fatto credere a milioni di persone che il potere di imperatori e re derivava da un'investitura divina? Non è forse vero che la teoria del potere discendente da Dio era stata costituita dallo stesso potere per leggittimare il proprio fondamento? Le moderne teocrazie orientali tanto criticate da noi occidentali, in fondo non continuano a creare un dogma del potere al quale noi abbiamo fermamente creduto fino all'altroieri? La teoria moderna sul fondamento del potere "la teoria ascendete" secondo la quale il potere risiede nel popolo che lo delega ai suoi rappresentanti, è molto più sofisticata,ma come quelle che l'hanno preceduta è infarcita di imposture. I dittatori del 900' a destra e sinistra assumevano di essere investiti dal nuovo dio laico: il popolo,la nazione o la classe operaia. Continua...