28 feb 2008

Lettera al presidente

Volete aiutare il vostro paese? allora mandate questa lettera a vostro nome al Presidente della Repubblica tramite Raccomandata A.R. “Alla cortese attenzione personale del Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano – Presidenza della Repubblica – Palazzo del Quirinale – 00187 ROMA” in data 21 gennaio 2008 e tramite e-mail al sito della Presidenza della Repubblica in data 21 Gennaio 2008



******, 21 Gennaio 2008

Egregio Presidente,
Le scrivo perchè, sia come cittadino italiano sia come cittadino europeo, mi sento tradito dall'attuale non redistribuzione del signoraggio sull'emissione di banconote e sulle aperture di credito.
Ho cioè l'impressione che l'euro non sia la moneta degli europei ma bensì la moneta di alcuni furbacchioni parassiti che profittano dell'ignoranza della popolazione.
Sarebbe bello e probabilmente nel Suo caso rappresenta anche un vero e proprio debito morale, se Lei apparisse in televisione a reti congiunte e ci spiegasse perchè mai un popolo Sovrano debba pagare a dei privati per poter usare la Sua moneta.
Ci spieghi dove vanno a finire quei due miliardi di euro di signoraggio al giorno sulle emissioni della BCE.
Ci spieghi perchè alcuni italiani più furbi, i soci delle società socie della Banca d'Italia, possano imporre al resto della popolazione questa tassa privata.
Ci illustri, La prego, il meccanismo di funzionamento della riserva frazionaria, dove la moneta cartacea viene moltiplicata per cinquanta a beneficio dei soci di certe banche, sottraendo anche in questo caso il signoraggio al popolo Sovrano.
E' una lezione civica che spetta a Lei tenere se non come presidente almeno per la carica di governatore onorario di quella fortunata "Banca d'Italia" che - diciamocelo - proprio dell'Italia non è.
Se Lei ci farà questa lezione, dissolverà un grande clima di sospetto iniziato con la denuncia effettuata dal Professor Giacinto Auriti.
E' nostro diritto, di Italiani, sapere se siamo in una situazione di alto tradimento o se possiamo continuare a fidarci ciecamente delle istituzioni.
La ringrazio per l'attenzione ed in attesa di una Sua presa di posizione in merito, Le porgo cordiali saluti.
Con perfetta osservanza,

*Vostro Nome*
cittadino italiano impoverito

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